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domenica 4 maggio 2014

Videoscrittura: Una nuova opportunità, non un nemico

Videoscrittura: Una nuova opportunità, non un nemico
In questo lavoro cercherò di mettere a confronto, due tecnologie della parola, che sembrano essere molto diverse tra loro: la scrittura a mano e la videoscrittura.

La scrittura a mano, che ormai viene utilizzata da un numero sempre più limitato di persone, essendosi affermata l’abitudine dell’uso della tastiera (pc, cellulari….) sta perdendo il suo valore originario, mentre la scrittura per mezzo di tastiera si sta evolvendo sempre più velocemente, arricchendosi di simboli, quali faccine stilizzate, abbreviazioni, codici personalizzati…

Utilizzando una determinata tassonomia, proverò ad analizzare entrambe così da evidenziare per ciascuna delle due tipologie, potenzialità e limiti.



Cosa sono in grado di “esteriorizzare e fissare”



La Scrittura a mano



Innanzi tutto è da tenere presente che la scelta di utilizzare segni per rappresentare il proprio pensiero, è stata una delle più grandi conquiste del genere umano, in quanto ha sicuramente favorito lo sviluppo, non solo culturale, ma anche  sociale, della specie.

Prima c’è stata la scrittura pittorica, che consisteva in disegni susseguenti che rappresentavano una narrazione o una successione di idee.

Si è, poi, passati alla scrittura ideografica ed infine alla scrittura fonetica, che ha permesso una riduzione del numero dei simboli necessari.

Oggi la scrittura rappresenta un mezzo universale di comunicazione.

Perché fino a qualche anno fa, prima dell’arrivo della tecnologia all’interno della scuola, si dava molta importanza alla grafia a mano? Perché imparare a scrivere in bella calligrafia, significa porre attenzione alle regole di bellezza e di armonia che caratterizzano la forma delle lettere in corsivo.

La scrittura a mano, quindi, non ha esclusivamente il ruolo di “fissare”, un pensiero su di un foglio di carta, per poi essere trasmesso ad altre persone, ma, come hanno dimostrato molti studi approfonditi, ha in sé una grande potenzialità di informazioni che permettono di capire, non solo la personalità di colui che scrive, ma anche il suo stato d’animo nel momento in cui scrive.

Ad esempio, la pressione esercitata dallo scrivente, se è decisa, dimostra una certa sicurezza di sé insieme ad un desiderio di emergere; se invece è lieve, dimostra una qualche debolezza.  La dimensione delle lettere rispecchia la personalità: se queste sono ben tonde, dimostrano bontà e lealtà, se sono grandi, desiderio di vita sociale, se sono troppo piccole, forte carattere introspettivo e difficoltoso alla interazione. Se la scrittura tende verso sinistra, vuol dire un forte attaccamento al passato, ai ricordi; se manca il margine a destra, apertura verso nuove esperienze e così via.

Questi sono il tono e il volume della scrittura a mano.

La scrittura a mano è un complesso di rappresentazioni simboliche, è metacognizione,  in quanto il pensiero non passa solo dalla mente alla mano ma anche dalla mano ritorna alla mente. Non è un caso che se si produce un riassunto per iscritto, le conoscenze si saldano profondamente nella mente.

Dal punto di vista emotivo, poi, leggere una lettera scritta a mano produce una sensazione del tutto diversa che leggere qualcosa di stampato.





La Videoscrittura

 

La videoscrittura ha il vantaggio di essere uniforme, in quanto è il programma che struttura, a seconda del comando, l’impaginazione richiesta. E’ perfetta in sé stessa. Se poi si attiva la correzione automatica, è immune da errori grammaticali.

Manca però proprio dell’aspetto emozionale. E’, comunque, il prodotto di una “macchina tecnologica”, che ha funzioni molto simili a quelle del cervello umano, ma che non è umana. Non a caso quando i giovani scrivono lettere d’amore o di auguri, o comunque quando vogliono comunicare qualcosa che trasmetta emozione, scelgono spesso la tipologia della scrittura a mano o del disegno simbolico.

Naturalmente la videoscrittura ha elevati vantaggi dal punto di vista di funzionalità: una mail annulla le distanze, ma annulla anche l’emozione dell’attesa; può essere riciclata, in caso di bisogno, ed inoltrata; può essere modificata con “copia” e “incolla”, può essere arricchita con immagini e filmati allegati.

Sicuramente una foto o un filmato possono essere più veritieri di una descrizione verbale, ma restano comunque “esterni”, perché non danno possibilità di interazione.




La mia esperienza
                                      

Io insegno in una scuola superiore e la media delle età dei ragazzi delle mie classi è 16/17 anni. Infinite volte mi chiedono se possono scrivere il tema o il compito di comprensione del testo in stampatello, perché, dicono, che hanno calligrafie illeggibili. Io li consiglio di scrivere in corsivo, senza obbligarli, perché capisco che purtroppo questa loro incapacità ha radici ormai profonde, però mi rendo conto che questa loro mancanza li limita moltissimo anche nell’espressione del pensiero.

Si sono stupiti di un voto molto alto che ho dato a uno di loro, che aveva fatto un tema di sole due righe. Questi è un ragazzo che ha appena trascorso un periodo difficilissimo, in quanto la madre, dopo una lunga malattia, è morta, lasciando due figli adolescenti e marito ancora giovane. Il tema era “Come immagino il mio futuro oggi, da adolescente…” Lo svolgimento è stato: “ Un foglio bianco testimonia più di mille parole come vedo il mio futuro. Vorrei solamente essere sereno”.

Quello che cerco di insegnare loro è che la scrittura non è solo un mezzo comunicativo verso gli altri ma anche verso noi stessi, per questo, ad esempio, esistono persone che tengono un diario o anche semplicemente, per ricordo, i quaderni della scuola elementare. Non sarebbe la stessa cosa se ci ritrovassimo a conservare frasi videoscritte o disegnini importati.





Quali processi di produzione, modifica, riproduzione e conservazione richiedono


    La Scrittura a mano
 
La scrittura a mano, un tempo compito, appunto, degli amanuensi, ha permesso di tramandare una tradizione di culture infinita. A quell’epoca, però, proprio perché le copie dei vari scritti erano ridotte di numero, in quanto era necessario molto tempo per la copiatura, la conoscenza di molti contenuti era riservata alle classi sociali superiori, in particolare modo alla classe clericale.

Con l’avvento della stampa a caratteri mobili, la velocità di produzione degli scritti ha subito una crescita esponenziale e la cultura si è diffusa anche tra il popolo.

Sicuramente questa caratteristica della scrittura a mano è un fattore limitativo, comunque ancora oggi noi andiamo nei musei a vedere gli scritti originali, sotto vetro, perché, spesso, non ci soddisfa leggere soltanto la versione stampata.


La Videoscrittura
 

La videoscrittura ha il vantaggio di essere fruibile da molti. Ha però delle prerogative insite in se stessa: La persona che scrive una mail o che la riceve, deve avere la possibilità e la capacità di usare il pc, deve avere una casella di posta, deve avere un programma in grado di aprire e visualizzare le mail, deve possedere programmi adeguati in grado di aprire eventuali allegato (immagini, audio, video).

Nella società attuale, questi pre requisiti, sono pressoché scontati, quindi, di fatto, l’uso della videoscrittura  è praticamente condiviso dalla maggior parte delle persone.

L’uso dei programmi informatici, però, ha un inconveniente. La rapidità con cui vengono aggiornati i programmi fa sì che, spesso non si riescano ad aprire dei file, salvati con la versione successiva a quella posseduta, dello stesso programma.

A questa difficoltà si è risposto, con la possibilità di salvataggio dei file nella versione precedente di quella posseduta, così da potere rendere fruibili i lavori anche da parte di chi non ha il computer aggiornato.

Resta comunque innegabile l’oggettivo impegno, nel caso di conservazione dei file, della verifica periodica dello stato dei supporti e, nel caso in cui si riveli necessario, della produzione di trans codificazioni.





La mia esperienza


Questo autunno ho portato la mia classe seconda a visitare la casa di Alessandro Manzoni, avendo come programma scolastico la lettura integrale dei Promessi Sposi. Naturalmente i ragazzi conoscevano approfonditamente la storia, essendo ormai arrivati quasi alla fine della lettura, iniziata lo scorso anno.

Hanno comunque provato emozione a vedere dal vivo gli abiti, la biblioteca, le riviste su cui il Manzoni aveva pubblicato le prime puntate della storia, ma soprattutto gli appunti scritti di sua mano, ancora perfettamente conservati e leggibili. Hanno fatto un salto nel tempo, che la lettura da libro, anche se approfondita e analitica, non aveva permesso loro.








Quali sono le condizioni della loro trasportabilità nello spazio



     La Scrittura a mano


Questa, in effetti, è una grande carenza del cartaceo. La carta ha un forte rischio di corruttibilità. E’ esposta a deteriorazioni dovute dal tempo, dall’umidità e da molti altri fattori. Non a caso i documenti antichi sono sotto vetro e nelle biblioteche, se si vuole consultare qualche documento antico originale, lo si può fare solo a determinate condizioni o lo si deve fare ridurre in microfilm.

Altra carenza è rappresentata dal volume fisico del cartaceo. Basta pensare che solo pochi anni fa un’enciclopedia abbastanza dignitosa era composta almeno da 15 o 20 volumi. Oggi un’enciclopedia si riduce ad un cd tascabile.

In particolare modo, gli scritti a mano, se non sono tenuti in perfetta cura, rischiano di macchiarsi e diventare illeggibili anche solo per il contatto con la mano umida.





La Videoscrittura
 
In quest’ottica, la videoscrittura, presenta rischi di gran lunga inferiori. Può essere trasmessa via mail, inalterata, a infiniti utenti. Può, in ogni modo, anche essere stampata e trasformarsi in cartaceo, senza alterazione dell’originale. Può essere memorizzata e trasportata da un supporto fisico, quale cd o pennetta.







La mia esperienza


A scuola spesso mi ritrovo a dovere correggere elaborati, o parti di essi, che gli studenti preparano per gli esami. Ormai è costume che vengano salvati in pennetta, trasportati sulla mia e riconsegnati, sempre in file, corretti, agli interessati. Senza dubbio, in questo caso il vantaggio è notevole. Lo studente non deve fare altro che apportare le modifiche richieste, senza riscrivere o correggere da capo.





Quali sono le condizioni di fruibilità degli artefatti comunicativi


La Scrittura a mano
 
La scrittura a mano è accessibile direttamente alla vista, occorre solamente la luce adeguata e la capacità interpretativa dei simboli. Spesso, infatti, soprattutto nei documenti antichi, l’interpretazione non è immediata, a causa di una calligrafia particolarmente curata nei “ghirigori” che si intrecciano tra loro.

Se invece la calligrafia è chiara, è sufficiente come supporto la luce.





       La Videoscrittura


Per quanto riguarda la videoscrittura il numero di supporti necessari è notevole:

-         Pc con lettore cd o porta usb (in caso il file sia su cd o pennetta)

-         Programma capace di decodificare il file, cioè di trasformarlo in un complesso di segnali analogici accessibili alla vista (testo di lettura)

-         Eventuale collegamento a Internet in caso di mail

-         Cd o Pennetta

-         Energia elettrica





La mia esperienza


Questa estate, lavorando per la ricerca universitaria, mi sono trovata a dover riassumere dei documenti scritti a mano del ‘700, inviati a me per immagini, come allegati. Ho avuto grandissime difficoltà, perché la scrittura a mano era spesso incomprensibile, anche per l’uso molto frequente di simboli stenografici che ho dovuto interpretare usando il senso logico.

Devo, però, dire che, a parte l’oggettiva difficoltà iniziale, il lavoro, poi è proceduto in modo sempre più veloce (Veloce in modo relativo, per una pag impiegavo anche un’ora al massimo della velocità). Tengo però, a sottolineare che ho provato un’emozione molto grande pensando che più di trecento anni fa qualcuno, di cui forse nessuno si ricorda, ha comunque scritto con il pennino e l’inchiostro, proprio quei fogli che io ho tradotto e riassunto e che, proprio quei “qualcuno”, non avrebbero mai pensato che nel 2011, i loro scritti fossero ancora conservati e diventati materia di studio universitario.




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