Videoscrittura: Una nuova opportunità, non un nemico
In questo lavoro cercherò di mettere a confronto, due tecnologie della
parola, che sembrano essere molto diverse tra loro: la scrittura a mano e la
videoscrittura.
La scrittura a mano, che ormai viene utilizzata da un numero sempre più
limitato di persone, essendosi affermata l’abitudine dell’uso della tastiera
(pc, cellulari….) sta perdendo il suo valore originario, mentre la scrittura
per mezzo di tastiera si sta evolvendo sempre più velocemente, arricchendosi di
simboli, quali faccine stilizzate, abbreviazioni, codici personalizzati…
Utilizzando una determinata tassonomia, proverò ad analizzare entrambe così
da evidenziare per ciascuna delle due tipologie, potenzialità e limiti.
Cosa sono in grado di
“esteriorizzare e fissare”
La Scrittura a mano
Innanzi tutto è da tenere presente che la scelta di utilizzare segni
per rappresentare il proprio pensiero, è stata una delle più grandi conquiste
del genere umano, in quanto ha sicuramente favorito lo sviluppo, non solo
culturale, ma anche sociale, della
specie.
Prima c’è stata la scrittura pittorica, che consisteva in disegni
susseguenti che rappresentavano una narrazione o una successione di idee.
Si è, poi, passati alla scrittura ideografica ed infine alla scrittura
fonetica, che ha permesso una riduzione del numero dei simboli necessari.
Oggi la scrittura rappresenta un mezzo universale di comunicazione.
Perché fino a qualche anno fa, prima dell’arrivo della tecnologia
all’interno della scuola, si dava molta importanza alla grafia a mano? Perché
imparare a scrivere in bella calligrafia, significa porre attenzione alle
regole di bellezza e di armonia che caratterizzano la forma delle lettere in
corsivo.
La scrittura a mano, quindi, non ha esclusivamente il ruolo di
“fissare”, un pensiero su di un foglio di carta, per poi essere trasmesso ad
altre persone, ma, come hanno dimostrato molti studi approfonditi, ha in sé una
grande potenzialità di informazioni che permettono di capire, non solo la
personalità di colui che scrive, ma anche il suo stato d’animo nel momento in
cui scrive.
Ad esempio, la pressione esercitata dallo scrivente, se è decisa,
dimostra una certa sicurezza di sé insieme ad un desiderio di emergere; se
invece è lieve, dimostra una qualche debolezza.
La dimensione delle lettere rispecchia la personalità: se queste sono
ben tonde, dimostrano bontà e lealtà, se sono grandi, desiderio di vita
sociale, se sono troppo piccole, forte carattere introspettivo e difficoltoso
alla interazione. Se la scrittura tende verso sinistra, vuol dire un forte
attaccamento al passato, ai ricordi; se manca il margine a destra, apertura
verso nuove esperienze e così via.
Questi sono il tono e il volume della scrittura a mano.
La scrittura a mano è un complesso di rappresentazioni simboliche, è
metacognizione, in quanto il pensiero
non passa solo dalla mente alla mano ma anche dalla mano ritorna alla mente.
Non è un caso che se si produce un riassunto per iscritto, le conoscenze si
saldano profondamente nella mente.
Dal punto di vista emotivo, poi, leggere una lettera scritta a mano
produce una sensazione del tutto diversa che leggere qualcosa di stampato.
La Videoscrittura
La videoscrittura ha il vantaggio di essere uniforme, in quanto è il
programma che struttura, a seconda del comando, l’impaginazione richiesta. E’
perfetta in sé stessa. Se poi si attiva la correzione automatica, è immune da
errori grammaticali.
Manca però proprio dell’aspetto emozionale. E’, comunque, il prodotto
di una “macchina tecnologica”, che ha funzioni molto simili a quelle del
cervello umano, ma che non è umana. Non a caso quando i giovani scrivono
lettere d’amore o di auguri, o comunque quando vogliono comunicare qualcosa che
trasmetta emozione, scelgono spesso la tipologia della scrittura a mano o del
disegno simbolico.
Naturalmente la videoscrittura ha elevati vantaggi dal punto di vista
di funzionalità: una mail annulla le distanze, ma annulla anche l’emozione
dell’attesa; può essere riciclata, in caso di bisogno, ed inoltrata; può essere
modificata con “copia” e “incolla”, può essere arricchita con immagini e
filmati allegati.
Sicuramente una foto o un filmato possono essere più veritieri di una
descrizione verbale, ma restano comunque “esterni”, perché non danno
possibilità di interazione.
La mia esperienza
Io insegno in una scuola superiore e la media delle età dei ragazzi
delle mie classi è 16/17 anni. Infinite volte mi chiedono se possono scrivere
il tema o il compito di comprensione del testo in stampatello, perché, dicono,
che hanno calligrafie illeggibili. Io li consiglio di scrivere in corsivo,
senza obbligarli, perché capisco che purtroppo questa loro incapacità ha radici
ormai profonde, però mi rendo conto che questa loro mancanza li limita
moltissimo anche nell’espressione del pensiero.
Si sono stupiti di un voto molto alto che ho dato a uno di loro, che
aveva fatto un tema di sole due righe. Questi è un ragazzo che ha appena trascorso
un periodo difficilissimo, in quanto la madre, dopo una lunga malattia, è
morta, lasciando due figli adolescenti e marito ancora giovane. Il tema era
“Come immagino il mio futuro oggi, da adolescente…” Lo svolgimento è stato: “
Un foglio bianco testimonia più di mille parole come vedo il mio futuro. Vorrei
solamente essere sereno”.
Quello che cerco di insegnare loro è che la scrittura non è solo un
mezzo comunicativo verso gli altri ma anche verso noi stessi, per questo, ad
esempio, esistono persone che tengono un diario o anche semplicemente, per
ricordo, i quaderni della scuola elementare. Non sarebbe la stessa cosa se ci
ritrovassimo a conservare frasi videoscritte o disegnini importati.
Quali processi di
produzione, modifica, riproduzione e conservazione richiedono
La scrittura a mano, un tempo compito, appunto, degli amanuensi, ha
permesso di tramandare una tradizione di culture infinita. A quell’epoca, però,
proprio perché le copie dei vari scritti erano ridotte di numero, in quanto era
necessario molto tempo per la copiatura, la conoscenza di molti contenuti era
riservata alle classi sociali superiori, in particolare modo alla classe
clericale.
Con l’avvento della stampa a caratteri mobili, la velocità di
produzione degli scritti ha subito una crescita esponenziale e la cultura si è
diffusa anche tra il popolo.
Sicuramente questa caratteristica della scrittura a mano è un fattore
limitativo, comunque ancora oggi noi andiamo nei musei a vedere gli scritti
originali, sotto vetro, perché, spesso, non ci soddisfa leggere soltanto la
versione stampata.
La Videoscrittura
La videoscrittura ha il vantaggio di essere fruibile da molti. Ha però
delle prerogative insite in se stessa: La persona che scrive una mail o che la
riceve, deve avere la possibilità e la capacità di usare il pc, deve avere una
casella di posta, deve avere un programma in grado di aprire e visualizzare le
mail, deve possedere programmi adeguati in grado di aprire eventuali allegato
(immagini, audio, video).
Nella società attuale, questi pre requisiti, sono pressoché scontati,
quindi, di fatto, l’uso della videoscrittura
è praticamente condiviso dalla maggior parte delle persone.
L’uso dei programmi informatici, però, ha un inconveniente. La rapidità
con cui vengono aggiornati i programmi fa sì che, spesso non si riescano ad
aprire dei file, salvati con la versione successiva a quella posseduta, dello
stesso programma.
A questa difficoltà si è risposto, con la possibilità di salvataggio
dei file nella versione precedente di quella posseduta, così da potere rendere
fruibili i lavori anche da parte di chi non ha il computer aggiornato.
Resta comunque innegabile l’oggettivo impegno, nel caso di
conservazione dei file, della verifica periodica dello stato dei supporti e,
nel caso in cui si riveli necessario, della produzione di trans codificazioni.
La mia esperienza
Questo autunno ho portato la mia classe seconda a visitare la casa di
Alessandro Manzoni, avendo come programma scolastico la lettura integrale dei
Promessi Sposi. Naturalmente i ragazzi conoscevano approfonditamente la storia,
essendo ormai arrivati quasi alla fine della lettura, iniziata lo scorso anno.
Hanno comunque provato emozione a vedere dal vivo gli abiti, la
biblioteca, le riviste su cui il Manzoni aveva pubblicato le prime puntate
della storia, ma soprattutto gli appunti scritti di sua mano, ancora
perfettamente conservati e leggibili. Hanno fatto un salto nel tempo, che la
lettura da libro, anche se approfondita e analitica, non aveva permesso loro.
Quali sono le condizioni
della loro trasportabilità nello spazio
La Scrittura a mano
Questa, in effetti, è una grande carenza del cartaceo. La carta ha un
forte rischio di corruttibilità. E’ esposta a deteriorazioni dovute dal tempo,
dall’umidità e da molti altri fattori. Non a caso i documenti antichi sono
sotto vetro e nelle biblioteche, se si vuole consultare qualche documento antico
originale, lo si può fare solo a determinate condizioni o lo si deve fare
ridurre in microfilm.
Altra carenza è rappresentata dal volume fisico del cartaceo. Basta
pensare che solo pochi anni fa un’enciclopedia abbastanza dignitosa era
composta almeno da 15 o 20 volumi. Oggi un’enciclopedia si riduce ad un cd
tascabile.
In particolare modo, gli scritti a mano, se non sono tenuti in perfetta
cura, rischiano di macchiarsi e diventare illeggibili anche solo per il
contatto con la mano umida.
In quest’ottica, la videoscrittura, presenta rischi di gran lunga
inferiori. Può essere trasmessa via mail, inalterata, a infiniti utenti. Può,
in ogni modo, anche essere stampata e trasformarsi in cartaceo, senza
alterazione dell’originale. Può essere memorizzata e trasportata da un supporto
fisico, quale cd o pennetta.
La mia esperienza
A scuola spesso mi ritrovo a dovere correggere elaborati, o parti di
essi, che gli studenti preparano per gli esami. Ormai è costume che vengano
salvati in pennetta, trasportati sulla mia e riconsegnati, sempre in file,
corretti, agli interessati. Senza dubbio, in questo caso il vantaggio è
notevole. Lo studente non deve fare altro che apportare le modifiche richieste,
senza riscrivere o correggere da capo.
Quali sono le condizioni di
fruibilità degli artefatti comunicativi
La scrittura a mano è accessibile direttamente alla vista, occorre
solamente la luce adeguata e la capacità interpretativa dei simboli. Spesso,
infatti, soprattutto nei documenti antichi, l’interpretazione non è immediata,
a causa di una calligrafia particolarmente curata nei “ghirigori” che si
intrecciano tra loro.
Se invece la calligrafia è chiara, è sufficiente come supporto la luce.
La Videoscrittura
Per quanto riguarda la videoscrittura il numero di supporti necessari è
notevole:
-
Pc con lettore cd o porta usb (in caso il file sia su cd o pennetta)
-
Programma capace di decodificare il file, cioè di trasformarlo in un
complesso di segnali analogici accessibili alla vista (testo di lettura)
-
Eventuale collegamento a Internet in caso di mail
-
Cd o Pennetta
-
Energia elettrica
La mia esperienza
Questa estate, lavorando per la ricerca universitaria, mi sono trovata
a dover riassumere dei documenti scritti a mano del ‘700, inviati a me per
immagini, come allegati. Ho avuto grandissime difficoltà, perché la scrittura a
mano era spesso incomprensibile, anche per l’uso molto frequente di simboli
stenografici che ho dovuto interpretare usando il senso logico.
Devo, però, dire che, a parte l’oggettiva difficoltà iniziale, il
lavoro, poi è proceduto in modo sempre più veloce (Veloce in modo relativo, per
una pag impiegavo anche un’ora al massimo della velocità). Tengo però, a
sottolineare che ho provato un’emozione molto grande pensando che più di
trecento anni fa qualcuno, di cui forse nessuno si ricorda, ha comunque scritto
con il pennino e l’inchiostro, proprio quei fogli che io ho tradotto e
riassunto e che, proprio quei “qualcuno”, non avrebbero mai pensato che nel
2011, i loro scritti fossero ancora conservati e diventati materia di studio
universitario.